Interpreti contro coronavirus: il lavoro dei traduttori durante e dopo il lockdown.

Se volete sapere di cosa si sono occupati gli interpreti e come è cambiato il nostro lavoro post-COVID, leggete qui.

Secondo il forum Bielorusso degli interpreti la quantità di interpreti bielorussi nel mondo è quasi raddoppiata dal 2017 (hanno partecipato 90 persone) al 2019 (160 persone). Il 2020 fin dall’ inizio ha manifestato una forte crisi nella nostra professione. Il Coronavirus ha praticamente bloccato turismo e viaggi d’affari in tutto il mondo e ha causato una recessione dell’ economia in generale (le aziende hanno iniziato a guadagnare di meno e, di conseguenza, ad investire di meno nello sviluppo dei mercati esteri; ciò naturalmente ha diminuito drasticamente la richiesta dei nostri servizi). In Italia, il calo del turismo, ha causato una perdita di 29 milliardi di euro e questa cifra comprende anche una parte del guadagno degli interpreti. Se non consideriamo gli interpreti specializzati in politica e medicina, tutti coloro che lavorano offline hanno perso la maggior parte del loro guadagno. Insomma, cosa fanno gli interpretiora ora che, purtroppo, hanno parecchio tempo libero?

  1. Cambiano specializzazione oppure acquisiscono competenze completamente nuove (dai nuovi rami della traduzione alla seconda laurea online; qualcuno impara una nuova lingua per tenersi la mente occupata).

  2. Trasferiscono le loro attività in formato online (oltre alle maggiori possibilità di trovare i clienti , qualche interprete si reinventa copywriter, insegnante di lingue oppure giornalista).

  3. Si occupano di volontariato aiutando gli scienziati a raccogliere dati sul COVID-19, traducendo articoli oppure persino leggendo libri ai bambini stanchi di starsene a casa.

Personalmente io per puro caso mi sono ritrovata a passare il lockdown con la mia figlia in Bielorussia, dai miei genitori, lontano da Verona. Dal momento che nella mia patria natìa non c’erano restrizioni sociali ho passato questo periodo in un’atmosfera più simile alla nostra vita pre-COVID. Ho goduto della compagnia della mia famiglia,ho dedicato tanto tempo a mia figlia e aiutato mia mamma con i lavori nella sua nuova casa in campagna. Dal punto di vista lavorativo ho portato a termine un paio di progetti e mi sono occupata della pianificazione della ripresa della mia attività, uno dei passi più importanti è stato creare il mio sito web con l’aiuto del bravissimo consulente del settore SEO Davide Frontero (tutorcomunicazione.com).